lunedì 26 febbraio 2018

Recensione del libro "L'isola delle farfalle" di Corina Bomann


  L'isola delle farfalle
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 480
Prezzo: 12,90€ cartaceo - da 0,99€ ebook 
Editore: Giunti
Data uscita: 2012

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Trama.
Mentre assiste impotente alla fine del suo matrimonio, Diana, una giovane avvocatessa berlinese, parte per l'Inghilterra per rivedere l'amata zia in punto di morte. Nelle sue ultime parole, la zia accenna a un segreto di famiglia custodito gelosamente per lunghi anni, chiedendo alla nipote di riportarlo finalmente alla luce. Seguendo le sue indicazioni, nell'antica e lussuosa dimora di Tremayne House, Diana rintraccia alcuni oggetti, tra cui una vecchia foto ingiallita che ritrae una donna di fronte a una casa tra le palme. Si tratta forse della bisnonna che un tempo viveva in Sri Lanka? Diana parte per quelle terre lontane alla ricerca delle proprie origini, e sull'isola delle farfalle scopre l'antica profezia che ha cambiato per sempre il destino della sua famiglia, un amore proibito e mai dimenticato, e la strada per ritrovare finalmente se stessa. E sarà proprio una farfalla a indicarle la via.

Recensione.

Ho visto la copertina di questo libro in un gruppo di lettori, mi è bastato guardarla, leggere il titolo e ho deciso di scaricare l'ebook, oltretutto ad un prezzo stracciato, 0,99€ nello store di Kobo.
Non ho nemmeno letto la trama, nemmeno sapevo che "L'isola delle farfalle" fosse lo Sri Lanka per cui è stato proprio un acquisto a scatola chiusa, cosa che faccio spesso.
Con mia grande sorpresa ho scoperto che la storia in gran parte si svolge nello Sri Lanka  e tra le piantagioni di thè, sinceramente ho perso il conto dei romanzi con l'ambientazione citata e nonostante tutto mi affascina sempre leggere un racconto ambientato in quelle zone, scoprire ogni volta dettagli diversi di quei popoli e le loro usanze.
Non li cerco di proposito ma immancabilmente mi capitano romanzi con la stessa base, the, india e zone limitrofe, amori e intrighi ma sempre tutto con un minimo di lieto fine anche se non sempre come ci si aspetta.

Questo romanzo ha 18 capitoli e si alternano i racconti di due epoche diverse che scorrono in parallelo.
Inizia con una lettera datata 1888 dove si leggono le scuse di Victoria alla sorella Grace, allontanata dal padre e diseredata dopo uno scandalo.
Da li ha inizio tutto, alternando il racconto di ciò che avviene a Vannattuppucci con le sorelle Grace e Victoria trasferitesi nella piantagione ti the ereditata dal padre Henry dopo la morte dello zio.
Grace nonostante all'inizio non amasse affatto l'idea di restare li, poco a poco si innamora del posto e si rende conto che sta scoprendo veramente se stessa.
In parallelo si intreccia la storia di Diana (nel 2008) , a cui viene rivelato dalla zia in punto di morte che dovrà far luce riguardo un segreto della loro famiglia.
Questo la porterà senza troppa esitazione (anche a causa del futuro divorzio dal marito) a Colombo e poi nella piantagione di Vannattuppucci per scoprire cose è accaduto a Grace e il motivo per cui venne allontanata dalla famiglia.

Nel suo viaggio avrà un grandissimo aiuto da parte di Jonathan, amico di un suo vecchio compagno di università che vive proprio in quelle zone ed è uno scrittore; grazie a lui riuscirà poco a poco a rimettere al loro posto tutti i tasselli del puzzle.
Scoprirà innumerevoli intrecci, una passione da parte di Grace per Mr.Vikrama, il caposquadra e successivamente amministratore (meticcio) della piantagione di the ereditata da suo padre ma allo stesso tempo il progetto dei genitori di Grace è di darla in sposa al figlio degli Stockton (vicini di piantagione, il cui capofamiglia senza scrupoli ha bel altri progetti per Grace).

Diana troverà un vecchio diario di Grace e delle vecchie lettere di Victoria e, grazie ad ogni indizio trovato già in Inghilterra (grazie al maggiordomo), metterà ordine ad ogni cosa, soprattutto nella sua vita.
Le due storie si intrecciano in modo perfetto, ogni indizio aggiunge particolari per ricostruire il passato senza però lasciar intuire fino alla fine come si concluderà la storia, la suspense ti porta a leggere pagina dopo pagina senza fermarsi.
La descrizione dei luoghi non è troppo dettagliata ma allo stesso tempo ti catapulta con l'immaginazione in quei magici luoghi, sembra di sentirne i profumi e percepirne le voci e i suoni.
E' scritto in terza persona con l'aggiunta di diari e lettere, il tutto è molto scorrevole e piacevole da leggere.
I ritrovamenti di molti indizi non è casuale poichè impostati dal maggiordomo su precedenti istruzioni da parte della zia Emmelly, mentre i successivi seguono per istinto di Diana; è strano il ritrovamento di una lettera non aperta fino alla fine, può sembrare surreale come situazione ma tutto sommato si può pensare che l'istinto spesso aiuta in queste cose anche nella realtà, è più curiosità del lettore voler sapere subito cosa potrebbe rivelare.
Lo consiglio a tutti gli appassionati di suspense ,narrativa, esplorazione e un tocco di romanticismo che non guasta mai.
Purtroppo non ho raccontato le parti migliori altrimenti avrei svelato troppo, non amo creare spoiler.
Coinvolgente, bello e rilassante dire che sono le parole adatte.

"L'isola delle farfalle" è il primo libro scritto dall'autrice ed è tutt'ora considerato uno straordinario longseller.
Successivamente ha scritto molti altri romanzi, per ora ho acquistato il secondo, ovvero "Il Giardino al Chiaro di Luna" di cui vi parlerò appena avrò modo di finirlo.

VALUTAZIONE PERSONALE: 
Posso dire che non ho trovato difetti per cui la valutazione è una delle più alte con 5 stelle.

Buona Lettura,
Cristina.

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